Non è solo il concetto di viaggio che si lega alle estremità inferiori del nostro corpo, ma l’idea di vitalità che ad esso si associa, che pure sono concetti strettamente legati se di vitalità si parla e non solo di sopravvivenza: per ogni animale che appartiene all’habitat della terra, camminare, correre, spostarsi, muoversi e tutto ciò che a queste azioni si associa rappresenta un atto vitale: se immaginassimo di venire privati improvvisamente di piedi o zampe che ci consentono la deambulazione, senza quindi essere in alcun modo allenati alle attività proprie di rettili o vermi o lumache, saremmo morti col finire delle risorse raggiungibili con la sola estensione delle braccia o poco più. L’essere attaccati a terra per l’effetto della gravità, fa dei nostri piedi un organo essenziale proprio per l’immediata sopravvivenza e, per questo motivo, quasi completamente rimpiazzabile artificialmente: l’equilibrio, l’adattabilità, la mobilità, la scoperta, la ricerca sono implicati fortemente nella possibilità di usufruire di questa parte del corpo, tant’è vero che gli animali di terra, che vivono di una essenzialità spesso invidiabile, non sono dotati di mani, bensì di quattro "piedi" e, forse, azzardo, anche gli esseri striscianti sono più assimilabili ad un unico piede che ad un’unica mano proprio per la mobilità che li contraddistingue a dispetto di una prensilità.

 

La sovrastruttura

 

Per tornare però all’aspetto meno pratico, la possibilità che lo spostamento offre non è legata solo al procurasi del cibo, ma si connette strettamente anche alla conoscenza, alla contaminazione che permette l’evoluzione e che è data essenzialmente dall’incontro con lo sconosciuto legandosi al concetto di viaggio e di apertura di sé stessi verso l’altro, nonché di accoglienza di questo stesso altro. In tal senso la scarpa diventa uno strumento di concessione, ovvero un tramite per andare oltre l’ostacolo che ci sta di fronte, fa da ponte, permette di andare al di là perché consente di ampliare la possibilità di esplorazione, aiuta a limitare la limitatezza di una condizione che ci viene data come punto di inizio.